
Misure di prevenzione in vista della Nuova Ondata Covid al Lavoro e a Scuola
In questi giorni i ragazzi rientrano a scuola praticamente senza misure di prevenzione, se non tramite l’apertura delle finestre… L’inverno sta arrivando e vien da sé che è impossibile garantire un regolare ricambio d’aria, sia per mantenere un minimo di benessere climatico dentro le aule sia per far fronte alla crisi del gas che è alle porte.
Per evitare che una nuova ondata di contagi nella stagione fredda sia un’ipotesi realistica è importante adottare sistemi che oltre ad un ricambio d’aria regolare purifichino l’aria internamente nei singoli ambienti.
Questo, come vale per le aule nelle scuole, vale anche per gli uffici o le stanze dove tutti i giorni passiamo almeno 8 ore.
Come contrastare la nuova ondata Covid ora che la bella stagione é finita?

Con il ritorno al lavoro e a scuola è importante farsi trovare pronti con le giuste misure di prevenzione per la sicurezza di tutti. È diventata ormai uno standard, infatti, l’adozione di misure di prevenzione come sistemi di purificazione dell’aria sia negli uffici che nelle aule delle scuole. Chi non ne ha ancora preso atto lo sta facendo ora.
Rientro dalle vacanze in sicurezza a scuola e in ufficio
A causa dell’emergenza sanitaria causata dal COVID-19, si fa sempre più imperante la necessità di garantire la massima salubrità dell’aria negli spazi indoor per lavoratori e studenti.

È di fondamentale importanza rivolgere particolare attenzione agli ambienti indoor, come nel caso di uffici privati o aperti al pubblico, istituti scolastici, scuole e asili. La salvaguardia della salute di chi frequenta questi spazi è un dovere e un interesse di tutti noi e anche il beneficio ottenuto sarà trasversale.
Un impiegato, un dirigente, uno studente e un insegnante allo stesso modo passano chiusi in una stanza moltissime ore al giorno e la qualità dell’aria che respirano è essenziale per garantire non solo la propria salute e sicurezza ma di riflesso anche la produttività, la concentrazione e l’apprendimento. (ne abbiamo parlato più approfonditamente qui)
Salute e sicurezza al lavoro: consigli utili

L’attuazione di misure di prevenzione per la sicurezza per limitare l’esposizione al COVID-19 sul lavoro richiede prima la valutazione dei rischi e quindi l’attuazione della gerarchia dei controlli.
Ciò significa mettere in atto misure di prevenzione per eliminare prima il rischio e, se ciò non è possibile, ridurre al minimo l’esposizione dei lavoratori, iniziando prima con misure collettive e, successivamente, integrandole con misure individuali, come i dispositivi di protezione individuale.
Di seguito riportiamo alcuni consigli di misure di prevenzione, anche se, ovviamente, non tutte saranno applicabili a tutti i luoghi di lavoro.
- Garantire che sul posto di lavoro siano presenti solo i lavoratori essenziali e ridurre al minimo la presenza di terzi quindi se possibile fornire servizi da remoto, telefono o video, piuttosto che di persona.
- Ridurre, per quanto possibile, il contatto fisico tra i lavoratori (es. durante le riunioni o durante le pause). Isolare i lavoratori che possono svolgere i propri compiti da soli in sicurezza.
- In caso ciò non sia possibile posizionare una barriera divisoria tra i lavoratori, soprattutto se non sono in grado di mantenere una distanza di 1-2 metri l’uno dall’altro.
- Evitare il sovraffollamento di ogni ambiente, anche le stanze di servizio come bagni, ripostigli, ecc
- Fornire acqua e sapone o disinfettante per le mani appropriato in luoghi convenienti e consigliare ai lavoratori di lavarsi le mani frequentemente.
- Pulire ed igienizzare frequentemente i locali.
- Ove possibile, garantire una buona ventilazione, aprendo finestre e porte in modo da consentire il flusso di aria fresca dall’esterno.
- Adottare sistemi di purificazione dell’aria che trattengano, durante tutta la permanenza di persone (e anche dopo), tutte le sostanze nocive presenti, compresi virus (come il Sars-COV-2), batteri e germi presenti in aria.

Rientro dalle vacanze in sicurezza a scuola: consigli utili
Le scuole riapriranno per il terzo anno con una pandemia in atto, ma anche quest’anno c’è tanta incertezza su come avverrà il rientro in classe. Nel momento in cui scrivo non esistono linee guida dedicate e non ci sono aggiornamenti sui protocolli di sicurezza anche se la comunità scientifica è d’accordo sul fatto che la migliore soluzione sia la ventilazione.
Diversi istituti scolastici già nell’anno scolastico 2021-2022 si sono mossi e hanno potuto usufruire di sistemi di purificazione dell’aria nelle aule e negli uffici interni. Purtroppo sono solo poche queste scuole.
Ora qualcosa si sta muovendo a livello regionale al fine di inserire in ogni aula sistemi di purificazione dell’aria che possano garantire sempre più libertà e sicurezza per tutti, studenti e insegnanti.

Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’istituto Galeazzi di Milano sostiene che “è fondamentale lavorare ora per adeguare i sistemi di ventilazione nelle scuole italiane per garantire l’attività didattica in presenza”. Roberto Burioni sulle colonne di Repubblica invoca la politica a non permettere che gli studenti debbano di nuovo iniziare l’anno scolastico con la mascherina:
L’alternativa è quella di garantire un adeguato ricambio d’aria nelle aule: esistono soluzioni tecnologiche che possono garantire un’ottima ventilazione anche in ambienti normali. Però queste soluzioni devono essere messe in atto, e questo non sta accadendo. Con le aule scolastiche dotate di un adeguato ricambio d’aria ci troveremo già pronti a ostacolare il contagi.
Nonostante ci sia oggi unanime consenso sull’importanza della ventilazione come azione di mitigazione della trasmissione aerea, l’Italia è ferma.
Secondo dati aggiornati a giugno raccolti da Nousaerons, sito francese che si occupa di comprendere i rischi del contagio via aerosol individuando soluzioni per limitarli, il Canada ha stanziato 32 euro a studente per migliorare la qualità dell’aria nelle scuole; gli Stati Uniti 30 euro, l’Olanda 21 euro, l’Irlanda 12 euro, Germania e Francia 8 euro. L’Italia non compare in elenco. Canada, Stati Uniti, Irlanda stanno investendo fondi pubblici per migliorare la ventilazione meccanica controllata negli edifici scolastici. La Germania ha puntato sui purificatori portatili mentre Francia e Belgio si limitano per ora ad acquistare impianti di rilevazione di C02 che indicano quando è l’ora di aprire le finestre. Non sarà sufficiente ma é pur sempre un inizio.
La ventilazione meccanica controllata o l’utilizzo di purificatori d’aria protegge anche dall’inquinamento perché essendoci una filtrazione in ingresso non si fanno entrare gli inquinanti, cosa che non è possibile aprendo le finestre.

Perché adottare un purificatore d’aria
Avere purificatori d’aria negli uffici e nelle aule scolastiche aiuterà a rimuovere quelle pericolose microparticelle inquinanti e allergeni che sono invisibili ai nostri occhi ma che possono condizionare la salute e le performance degli impiegati e degli studenti.
Soprattutto durante la stagione in cui le finestre rimangono praticamente sempre chiuse e viene meno il ricambio dell’aria, è importante avere una soluzione per combattere in modo efficace ogni particella dannosa, tra cui quelle che permettono la diffusione del SARS-CoV-2.
L’aria al chiuso, dove vi respirano tante persone, è infatti un veicolo di tutte quelle particelle, chiamate Droplet, su cui poggiano virus e batteri. Le particelle di aerosol emesse quando si parla, si tossisce o starnutisce, o semplicemente si respira rimangono in sospensione in aria per diverse decine di minuti e perfino ore. Queste possono contribuire al contagio, soprattutto nelle stanze poco areate dove tendono a concentrarsi in maggior quantità. Quindi purificare l’aria all’interno degli ambienti in cui si vive è tanto scontato quanto fondamentale.
L’uso di un purificatore d’aria, in particolare con filtro HEPA certificato, è la soluzione vincente al fine di contrastare la trasmissione di virus e batteri.
La ventilazione, intesa come purificazione dell’aria indoor, sta attirando la più alta attenzione degli organi preposti alla risoluzione del problema che affligge l’umanità da più di due anni, il COVID.
Infatti distanziamento, igienizzazione e mascherine non sono “complementi” sufficienti a proteggere dal rischio di contagi.
Le notizie che circolano già da quest’estate sono chiare: senza interventi sull’aerazione il rientro a scuola e in ufficio sarà difficile.
“Per limitare la circolazione virale nelle scuole è prioritario migliorare la qualità dell’aria per evitare di affidarsi ancora una volta alla mera accoppiata protocollo “finestre aperte” e mascherine FFP2. Un aspetto ribadito dall’OMS Europa che ha recentemente definito i 5 “stabilizzatori della pandemia” per la prossima stagione autunno-inverno, di cui uno è proprio “ventilare gli spazi pubblici e affollati (come scuole, uffici e trasporti pubblici)”
Ricordiamo ora a cosa può portare una scarsa qualità dell’aria negli ambienti chiusi e condivisi. Ecco i sintomi più evidenti ed immediati:
- sonnolenza;
- alterazione sul ritmo cardiaco;
- difficoltà respiratorie;
- mal di testa;
- irritazione degli occhi, del naso e della gola;
- allergie e asma;
- vertigini;
- spossatezza.

Nel lungo termine però, gli effetti possono essere anche più gravi:
- malattie cardiache;
- problemi al sistema respiratorio;
- disturbi del sistema immunitario;
- effetti nocivi anche sul sistema cardiovascolare e sul sistema nervoso.
Non meno importante, è stato riconosciuto il profondo legame tra la qualità dell’aria indoor e la qualità del lavoro, la concentrazione e la produttività dei lavoratori e degli studenti. Una buona qualità dell’aria migliora le performance lavorative o di studio.
Finirà questo periodo di continue ondate e allerte?
Quello che ci auguriamo tutti è che sia possibile quanto prima tornare a vivere momenti sereni senza misure di prevenzione che ci distanzino gli uni dagli altri. Nel frattempo al fine di limitare il meno possibile la nostra libertà personale è bene munirsi di tutti gli strumenti necessario al contenimento dei pericoli fluttuanti nell’aria.
La purificazione dell’aria è un argomento molto più ampio e non solo circoscritto al problema del Covid. La qualità della vita con un purificatore d’aria migliora nettamente sotto moltissimi aspetti. Se vuoi maggiori informazioni su tutto ciò che riguarda la qualità dell’aria che respiriamo e la sua purificazione puoi visitare il nostro blog dove troverai tantissimi approfondimenti oppure contattarci direttamente qui sotto.