Combattere l’Inquinamento Indoor con materiali da costruzione innovativi
L’inquinamento indoor è ad oggi un argomento caldo tanto quanto quello dell’inquinamento atmosferico e outdoor, anche se spesso viene sottovalutato.
Per questo motivo oggi sono molte le aziende produttrici di materiali per l’edilizia che si stanno muovendo verso soluzioni smart per garantire il benessere dell’abitazione.
Cos’è e da dove deriva l’inquinamento indoor? Che correlazione c’è con i materiali da costruzione?
Si deve partire da una constatazione importante: l’aria all’interno delle nostre case, dei nostri uffici e di altri luoghi chiusi può essere dalle 5 alle 50 volte più inquinata rispetto a quella esterna.
La causa può essere ricondotta ad una combinazione tra inquinamento esterno, che penetra e rimane intrappolato tra le mura delle nostre abitazioni o luoghi di lavoro, e sostanze tossiche che derivano direttamente da fonti indoor.
Sono, infatti, le normali attività umane quotidiane, tra cui pulizie con agenti chimici, cottura dei cibi, fumi di camini o stufe, candele, scarsa ventilazione ecc.., insieme ai materiali di costruzione e agli elementi d’arredo, che producono particelle inquinanti.
Vediamo nello specifico da dove possono derivare i VOC, Composti Organici Volatili, che quotidianamente vengono rilasciati nell’aria:
- vernici
- laccature dei mobili
- colle
- solventi
- prodotti detergenti per la pulizia della casa
- cosmetici
- deodoranti
- profumatori d’ambiente
- fumo di sigaretta
- stampanti e fotocopiatrici
Questo tipo di inquinanti possono avere sull’organismo gli effetti più diversi, che vanno da semplice sollecitazioni sensoriali come gli odori, a quelle patologiche, mal di testa o affaticamento, irritazioni degli occhi o delle mucose e reazioni allergiche, fino a condizioni più gravi derivanti dagli effetti cancerogeni dei composti.
Non sono solo gli inquinanti chimici ad essere pericolosi per la nostra salute; a preoccuparci devono essere anche gli inquinanti biologici, di origine naturale, come pollini o spore delle piante, batteri, funghi e muffe.
La loro presenza è ricollegabile a due fattori fondamentali: un eccesso di umidità e una ventilazione inadeguata.
Siamo noi con azioni quotidiane, come stendere i panni ad asciugare dentro casa, o non arieggiare adeguatamente gli ambienti e tenere temperature troppo elevate, che acceleriamo l’insorgenza di questi fattori. Allo stesso modo anche i materiali con cui sono stati confezionati gli arredi che ci circondano, ma anche ciò che non vediamo come gli impianti di riscaldamento o aerazione, se di scarsa qualità, favoriscono condizioni di insalubrità, come l’insorgenza di allergeni e muffe.
Cosa possiamo fare per migliorare la qualità dell’aria indoor?
È dimostrato che una buona ventilazione di uno spazio indoor riduce la concentrazione degli inquinanti, sia chimici sia biologici, e permette di controllare temperatura e umidità all’interno degli edifici.
In molte situazioni purtroppo questa operazione non è sempre così semplice da compiere: in molti uffici non è possibile aprire le finestre o comunque spesso non è sufficiente, in quanto un ricambio d’aria si ha aprendo tutte le finestre e creando corrente almeno3 – 4 volte al giorno.
Filair ha trovato una soluzione al delicato problema dell’inquinamento indoor con l’ideazione di Etere, purificatore d’aria con un filtro brevettato che diminuisce l’inquinamento indoor depurando l’aria di casa e dell’ambiente di lavoro. Trattiene il 99,97% delle polveri sottili fino alla dimensione di 0,3µm, batteri, virus, allergeni, metalli e VOC e rilascia aria purificata nell’ambiente circostante. Con un design compatto e la sua silenziosità, migliora la qualità dell’aria che si respira negli ambienti in cui si trascorre più tempo.
Insieme a queste accortezze che possiamo avere quotidianamente, anche molte aziende edili si stanno interessando alla tematica dell’inquinamento indoor e hanno iniziato a produrre materiali smart e green per ridurre le emissioni nocive provocate appunto da arredamento e costruzioni.
L’avvento dei materiali smart anti-inquinamento
Per fortuna, il panorama dei nuovi materiali innovativi ad alte prestazioni si sta facendo sempre più ricco: tante aziende edili utilizzano nuove tecnologie per la creazione di materiali attivi e smart.
Cosa sono i cosiddetti materiali attivi?
I materiali attivi sono materiali che sono in grado di modificarsi e reagire a degli stimoli esterni.
Una di queste reazioni, senza dubbio la più comune riguardo ai materiali da costruzione, è la fotocatalisi: una reazione chimica tra la luce naturale, l’ossigeno e biossido di titanio che ha la capacità di sciogliere le particelle di sporco organico.
Oggi sono presenti sul mercato diversi prodotti che sfruttano la fotocatalisi proprio per la sua caratteristica autopulente, antibatterica e antivirale: questa tecnologia è stata applicata su diversi tipi di rivestimenti, ceramiche, pannelli, vetro, pitture e vernici, che reagendo alla luce riescono ad eliminare in modo permanente e continuo le molecole inquinanti presenti nell’aria.
Un’altra tecnologia molto interessante e spesso utilizzata anche nelle strutture sanitarie è quella che sfrutta gli ossidi d’argento.
Lo ione argento può essere aggiunto alle vernici ad acqua, alla colla per la tappezzeria e alle soluzioni per la pulizia dei pavimenti, producendo dei prodotti altamente battericidi.
L’azione battericida degli ioni argento viene attivata tutte le volte che gli ioni entrano in contatto con l’acqua. Questo consentirebbe, quindi, una pulizia adeguata anche senza l’uso di detergenti, ma solo con l’uso di acqua.
Materiali di origine naturale contro l’inquinamento indoor
Una valido aiuto alle nuove tecnologie per contrastare l’inquinamento indoor può venire anche dall’impiego di materiali da costruzione di origine naturale in sostituzione di materiali chimici o artificiali, vediamone alcuni:
- la lana di pecora è un buonissimo isolante, sicuro per l’ambiente perchè a basso impatto ambientale ed energetico ma anche per le persone, in grado di assorbire le sostanze inquinanti all’interno della casa. Garantisce all’ambiente un clima costante d’estate e in inverno, e una migliore qualità della vita poiché riduce notevolmente spifferi, muffe e umidità. Questo materiale naturale va a sostituire quegli isolanti sintetici, ad esempio a base di poliuretano espanso o polistirolo, normalmente usati per l’isolamento, che producono nel loro ciclo di vita una serie di importanti impatti sull’ambiente: la loro produzione appartiene alla filiera petrolchimica, necessitano di elevate quantità di energia per la loro produzione e soprattutto producono emissioni tossiche nel momento della produzione e problemi per lo smaltimento;
- il biomattone in calce e canapa Made in Italy contribuisce a un grande risparmio energetico in quanto è capace di mantenere in casa una temperatura media di 26 gradi anche nei periodi più caldi ed evitare così il ricorso alla climatizzazione. In più il biomattone assorbe l’umidità senza trattenerla grazie a tanti micropori pieni di aria che lo caratterizzano;
- finiture interne a base d’argilla sono in grado di assorbire VOC, polveri e neutralizzare gli odori, danno un’ottima traspirabilità alle murature assorbendo il vapore acqueo e l’umidità, evitando la formazione di muffe;
- esistono innumerevoli pitture naturali, ad esempio quelle a base di latte o tuorlo d’uovo. Queste pitture si differenziano da quelle tradizionali, perchè biodegradabili e atossiche: sono completamente prive di VOC, tra i principali responsabili dell’inquinamento domestico indoor. Inoltre sono altamente traspiranti, non vanno ad intaccare in nessun modo la capacità delle strutture di regolare il tasso di umidità presente, fondamentale per la salubrità dell’ambiente;
- ci sono poi pitture minerali, sempre prive di VOC, in grado di catturare e trasformare la formaldeide presente negli ambienti, garantire un’elevata traspirabilità per evitare la formazione di muffe.
Queste e altre soluzioni naturali aiutano a rendere un ambiente salubre oltre a garantire un’efficienza energetica maggiore.
Verso un arredamento green
Abbiamo visto come gli agenti inquinanti nocivi per la nostra salute derivino non solo dalle finiture e dai materiali da costruzione, ma anche dai mobili e dall’arredo presente nelle nostre case.
Anche in questo caso possiamo fare delle scelte più ecologiche e sostenibili per la nostra sicurezza e salute.
Scegliamo materiali naturali come il legno, possibilmente da lavorazioni artigianali, o che abbia una certificazione FSC (Forest Stewardship Council) che garantisce una gestione forestale rispettosa dell’ambiente e sostenibile economicamente. Anche la pietra è un ottimo materiale, naturale e atossico, così come il bambù. Cerchiamo di arredare con tessuti naturali, lino e cotone al 100%.
Possiamo anche scegliere prodotti riciclati o di recupero, facendo sempre attenzione alla loro provenienza e alla filiera produttiva.
La qualità dell’aria indoor come diritto umano fondamentale
Negli ultimi anni, grazie agli sforzi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, viene riconosciuta l’importanza della qualità dell’aria indoor come un diritto umano fondamentale, nonché tra i fattori principali per la nostra salute.
Abbiamo visto in un precedente articolo i comportamenti più adatti per mantenere una buona qualità dell’aria indoor, e come sia importante scegliere per le nostre case materiali innovativi e di pregio.
Spesso queste soluzioni non sono tutte attuabili, così un aiuto in più può arrivare dal nostro purificatore d’aria Etere: grazie al suo filtro brevettato trattiene il 99,97% delle polveri sottili fino alla dimensione di 0,3 µm tra cui VOC, agenti chimici, nano particelle di metalli, muffe, oltre a virus, allergeni, batteri, e a neutralizzare gli odori rilasciando aria purificata nell’ambiente circostante.
L’obiettivo di Filair, con Etere, è quello di fornire a tutti la possibilità di vivere una vita migliore respirando tutti i giorni serenamente, senza il pensiero di un’aria inquinata da polveri e malattie.